VUELTA, LA JUMBO VERSO L’ANGLIRU: TRA KUSS, ROGLIC E VINGEGAARD, CHI COMANDA LA SQUADRA?

Ecco la tappa decisiva di questa edizione della Vuelta a España. Si raggiunge la cima dell’Angliru, una salita con pendenze superiori al 20%. Qui, forse, troveremo le risposte alle domande che ci siamo posti durante queste due settimane e mezzo. Chi è il vero capitano della squadra Jumbo e cosa faranno Roglic e Vingegaard? L’Italia può sperare in una vittoria di tappa?

Questa è la tappa che risolverà ogni dubbio. Ci sarà un’altra tappa di montagna subito dopo, ma è l’Angliru che definirà la classifica. Sullo spettacolare Angliru, emergeranno i veri protagonisti, forse più di quanto visto sul Tourmalet. Vingegaard è davvero il corridore più forte in questo momento? E cosa sta accadendo nella Jumbo Visma? Ayuso e Mas possono ribaltare la Vuelta? C’è spazio per un successo italiano? Proviamo a fare alcune previsioni, prima di vedere cosa succederà sul campo. Qual è la vostra opinione?

  1. CHI È IL VERO CAPITANO DELLA JUMBO? Il mistero rimane irrisolto, e potremmo arrivare a sabato con ancora incertezze. Tuttavia, è evidente che Jonas Vingegaard, rispetto al momento precedente al Tourmalet, è il più in forma nella Jumbo Visma. Lo ha dimostrato al Tourmalet e ancora a Bejes, ottenendo la sua 15ª vittoria stagionale. Il danese è ora a soli 29″ da Kuss e sembra credere nella sua possibilità di vincere. Tuttavia, in squadra c’è la convinzione che Vingegaard e, soprattutto, Roglic vogliano lasciare la vittoria della Vuelta a Kuss. Ma sarà possibile? Se saranno i tre più forti, Kuss avrà l’opportunità di conquistare la maglia roja. In caso di difficoltà di uno di loro, potrebbe rendersi necessario un attacco tra compagni per ottenere a tutti i costi la maglia roja. COSA DEVE FARE LA JUMBO NEL CASO DI KUSS?

  2. AYUSO E MAS POSSONO RIBALTARE LA VUELTA? Sia il ciclista catalano che quello delle Baleari hanno promesso battaglia. Potrebbero non avere la forza per ribaltare la Vuelta e conquistare la maglia roja, ma entrambi mirano al podio, cercando di superare almeno uno dei corridori della Jumbo Visma. Riusciranno nell’impresa? Enric Mas sembra in buona forma di recente, ma le speranze in lui sono limitate. Al contrario, Ayuso sembra avere maggiori possibilità. Sarà comunque difficile, date le qualità e la potenza dei vari Roglic, Vingegaard e Kuss, ma niente è certo.

  3. EVENEPOEL, KÄMNA, BUITRAGO, POELS: POSSONO SFUGGIRE? Con i corridori di classifica concentrati sulla classifica generale, c’è spazio per una fuga? Una fuga di alta qualità, naturalmente. Parliamo di corridori come Poels, che ha già scalato questa salita per Froome nel 2017, o di altri ciclisti di alto livello come Buitrago, Kämna e Evenepoel. In genere, sono i ciclisti che lottano per la classifica a primeggiare sull’Angliru. Le fughe lunghe raramente portano al successo. Al massimo, Evenepoel potrebbe tentare un attacco come fece Contador nel 2017, anticipando l’ultima salita con una mossa in discesa. Ce la farà?

  4. C’È UN ITALIANO CHE PUÒ VINCERE SULL’ANGLIRU? Nella squadra Bahrain Victorious, non seguono più uno schema fisso. Mentre Landa cerca di ottenere il miglior risultato possibile in classifica generale, corridori come Damiano Caruso e Buitrago sono liberi di provare azioni individuali. Caruso potrebbe essere la carta vincente e cercare un clamoroso successo sull’Angliru. Va ricordato che un italiano, Gilberto Simoni, è già riuscito a vincere su queste pendenze in passato.

  5. C’È IL RISCHIO CHE UN CORRIDORE VADA FUORI TEMPO MASSIMO? La tappa potrebbe essere corta come quella del Tourmalet, ma questa volta c’è il rischio che alcuni corridori non riescano a mantenere il ritmo. Ci sono tre salite impegnative, con pendenze difficili, e siamo nella terza settimana di corsa. Il corpo inizia a sentire la fatica di una Vuelta molto dura dal punto di vista fisico. Non ci sono velocisti purosangue come al Giro o al Tour che si staccano a 100 km dal traguardo e faticano per tutta la giornata, ma alcuni ciclisti potrebbero essere al limite. Il pericolo di andare fuori tempo massimo è sempre presente, ma speriamo che tutti possano affrontare una giornata senza problemi e restare in gara fino alla fine della Vuelta.

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